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Lezioni d'arte - seconda parte

 
Post #1


Lezioni d'arte - seconda parteSeconda parteEra passato un anno da quando Giorgio era partito per l?università. Io pensavo spesso a lui. Poi il campanello suonò, sorprendendomi che ci fosse qualcuno alla mia porta a mezzogiorno. Quando aprii mi si presentò un sorriso raggiante e familiare."Ciao Pete, da quanto tempo non ti vedo! Il mio compagno di camera ed io stavamo tornando a scuola e ho pensato di fermarmi." Giorgio indicò un ragazzo asiatico che stava dietro di lui.Io ero così felice di vederlo. Spalancai la porta e lo tirai a me abbracciandolo stretto.Lui aveva lo stesso aspetto di quando era andato via. I suoi capelli rossi erano un po' più scuri, sulla sua faccia sembrava fossero cresciute più lentiggini. Le sue spalle larghe non gli permettevano di sembrare magro. I suoi occhi erano ancora dello stesso verde scintillante."È così bello vederti, Giorgio. Ci presenti.""Pete, Kim. Kim, Pete." Giorgio gesticolò verso il suo amico dietro di lui.Kim sembrava tanto giovane che pareva impossibile frequentasse l'università."Entrate, sono così contento che vi siate fermati ed è veramente un piacere conoscerti, Kim." Gli strinsi la calda mano ed indicai il soggiorno. "Sedetevi, prenderò qualche cosa da bere."Portai una bibita per ognuno e mi sedetti tra di loro.Giorgio fece scivolare via le scarpe e fece per appoggiare i piedi sul tavolino, poi rapidamente li riportò sul pavimento."Rilassati, fate come se foste a casa vostra ragazzi. Nessuna formalità qui."Lui appoggiò le dita del piede all'orlo della tavola e cominciarono a parlare.Sentii di tutto su scuola e lezioni e come Giorgio e Kim erano diventati compagni di camera. I due ragazzi erano nella stessa squadra di lotta. Io ero perso nei miei pensieri e fantasticavo mentre loro parlavano, sentivo appena quello che stavano dicendo.Finalmente finirono."Quanto tempo pensi di fermarti, Giorgio? Quando devi ritornare...?""Beh, Pete, ho detto a Kim che pensavo non avresti avuto problemi se ci fossimo fermati a casa tua per un paio di giorni. Le lezioni cominciano settimana prossima. Ti va bene?"Giorgio alzò il suo sguardo e mi fissò sorridendo."Sarebbe grande stare un po? insieme, Giorgio, ora o in qualsiasi momento. Quando sei in città vieni pure da me, ok? " Guardavo altrove per evitare di essere ipnotizzato dai suoi occhi.Per me era venuta l?ora del cocktail."Non so se voi ragazzi bevete alcol, ma questo è il mio momento per un drink. Volete qualche cosa? Kim è abbastanza vecchio per bere alcol? "Lui rise "Lei non sa quante volte me l?hanno chiesto, posso assicurarle, e posso provarlo, di avere 19 anni, quasi 20.""Quindi cosa posso darvi, ragazzi? e chiamami Pete, Kim.""Solo una birra per me grazie." disse Giorgio e Kim accennò col capo.Diedi loro una birra e mi preparai uno scotch on the rock.Continuammo la conversazione sulla scuola ed un po? sul mio lavoro di disegnatore.Dopo un paio di birre Giorgio proseguì con altre servendo Kim quando il suo bicchiere era vuoto. Gli chiesi di ripristinare il mio scotch, soprattutto il ghiaccio.Giorgio mi portò un tumbler con molto scotch e poco ghiaccio.Io risi prendendone un sorso, "Probabilmente il ghiaccio si è sciolto!"La conversazione divenne leggera ed io misi qualche cosa nel forno, cose che divorarono fra birra e racconti.Ad ogni birra le storie comportavano sempre meno vestiti."Pete, ti dispiace se Kim ed io prendiamo un po? di quel Jack che ho visto in cucina?"Prima che potessi rispondere Giorgio era andato in cucina ed era ritornato con la bottiglia versandone per se e Kim.?Eeeeeee Ooooo, ecco quello che ci voleva." Disse Kim asciugandosi la bocca col dorso della mano ed allungando il bicchiere per farselo riempire ancora."Pete, Giorgio mi ha raccontato delle storie su quando lui era tuo studente." Disse Kim.Io raccontai di quando avevo visto Giorgio in bicicletta e del fatto che veniva il sabato a studiare arte."E dell?ultima lezione di disegno prima dell?università? Giorgio me ne ha parlato un po? ma ne vorrei sentire da te."Io guardai Giorgio che ghignando accennando con la testa."Penso che sia una storia di cui dovrebbe parlare Giorgio, non e vero Giorgio?"Kim mi ignorò e si avvicinò a Giorgio: "Dai Giorgino! " e tenne una mano davanti alla bocca dicendo qualche cosa sottovoce. "No, Kim. Non lo faccio, assolutamente.""Chiediglielo, Giorgio!" Disse Kim in un bisbiglio. Giorgio continuò a scuotere la testa in diniego e cominciò ad arrossire."Chiedermi cosa, ragazzi?"Giorgio prese una lunga sorsata di birra."OK, Pete, Tu non lo vorrai fare, io so che non lo vuoi. Ma... " "Cosa diavolo, Giorgio? Chiedimelo.""Ok! Kim vuole che ti chieda a se faresti... ah... ballare sai, come hai fatto." Giorgio strisciò i piedi per terra mentre lo diceva. "Io gli ho detto che è stato veramente bello, un divertimento figo. So che non vorrai ma... ""Giorgio, tu gli hai detto... tutto?" Giorgio sorrise."Bene, ok, venite con me" Mi alzai ed aiutai i ragazzi ad alzarsi dal divano. Avevo comprato un CD di musica adatta agli spogliarelli e spesso l'avevo usato per sognare. Il mio cuore stava battendo forte come un anno prima. Non avevo fatto altro sesso da quando Giorgio se n?era andato. Ero caldissimoo ed arrapato.La familiare musica cominciò a gemere attraverso gli altoparlanti. I ragazzi si sedettero sul letto sventolando le loro birre al ritmo della musica. Dimenandomi da un lato all?altro della stanza, afferrai una sciarpa da un gancio dell?armadio e me la tirai tra le gambe, facendola scivolare avanti ed indietro e poi sventolandola in faccia a loro.Lentamente mi sbottonai la camicia e ne tirai fuori i lembi dai pantaloni. Si aprì ed io lavorai il mio stomaco come un professionista. Cadde dalle mie spalle e scivolò sulle mie braccia. Con uno s**tto la frustai via e la feci girare sulla mia testa prima di lanciarla ai ragazzi. Loro saltarono per prenderla come amiche della sposa che afferrano il bouquet, la birra schizzò dappertutto. Giorgio lottò per prendere la sciarpa dalle mani di Kim e se la pigiò sulla faccia."Facci vedere tutto, ragazzo, dai, dai!" Gridarono e risero nella migliore tradizione dei club di spogliarello.Kim saltò su e cominciò a pestare i piedi ed ancheggiare selvaggiamente.Io slacciai il primo bottone dei jeans e tirai un po' giù la cerniera come avevo fatto l?anno prima. Roteai le anche facendo aprire la cerniera ad una velocità allettantemente lenta, il mio uccello cominciò a metterci pressione. Kim si mosse verso di me sventolando la sciarpa. Io mi girai e curvai finché i miei palmi non toccarono il pavimento, invitando Kim a pigiare il suo inguine contro il mio culo.Giorgio ci raggiunse e cominciò a strusciare il suo inguine contro la mia faccia. Kim si stava muovendo così forte che dovevo afferrare la vita di Giorgio per tenermi in equilibrio. Io guardai la faccia macchiata di rosso di Giorgio, con le braccia intorno alla sua vita ballammo per la stanza mentre ci tiravamo via pezzi di vestiario. Giorgio precipitò indietro sul letto. Notai che aveva della leggera lanugine tra i capezzoli rosa, che scendeva allo stomaco e gli circondava l?ombelico.Kim ballò sopra Giorgio e cominciò muovere le mani sul suo corpo spingendolo indietro sul letto. I bei contrasti tra i ragazzi erano quasi drammatici. La pelle di Giorgio era di un bianco cremoso, quella di Kim di un bel colore caffè latte chiaro. I capezzoli di Kim erano scuri e grossi, pieni e rigogliosi, quelli di Giorgio rosa pallido con una piccola punta ciliegia.Mi accorsi di salmodiare "Prendilo, prendilo" mentre ondeggiavo lentamente guardavo lo strisciare dei ragazzi uno intorno all?altro. Giorgio sbottonò i jeans di Kim tirandone giù il davanti a mettere in mostra l'orlo del suo pube nero e luccicante. Poi ritornò con la mano sul suo stomaco e sul torace stuzzicando i capezzoli con l?indice.La mia testa stava girando, i ragazzi stavano portandomi all?orlo del precipizio.Seduto sul letto Giorgio si chinò in avanti e prese coi denti la cerniera di Kim che stava tentando di spingerlo via.Kim si dimenò indietro sul letto ed alzò le anche mentre Giorgio trascinava giù i jeans liberando le gambe del ragazzo. Il suo uccello cominciò ad allungarsi ed il prepuzio a liberarsi dalla prigione marrone scuro che circondava la testa porpora. L?asta era deliziosamente evidenziata da vene di un blu scuro. Le sue palle, rosse dove Giorgio le aveva morse, erano annidate in un nido nero e ricciuto. Giorgio calciò via i suoi pantaloncini.Ridendo i ragazzi mi guardarono lanciandosi sulle mie gambe e facendomi cadere. Sembrò che un milione di mani mi carezzassero, pizzicassero e solleticassero mentre davano uno strattone ai miei pantaloni per togliermeli.Kim mi fece rotolare con forza in una posizione inginocchiata sulle mani e le ginocchia. Io agitai il mio didietro come un cane e mi rivolsi sorridendo a Giorgio. Un sorriso gentile e dolce gli attraversò la faccia mentre prendeva la mia testa nelle sue mani morbide e si inginocchiava.I ragazzi vennero al dunque, accettai la cappella luccicante di Giorgio nella mia bocca, sentii l?uccello di Kim cercare il mio buco. Non avevo alcuna esperienza nell?essere scopato ma la risposta venne rapidamente con la prima penetrazione.La testa morbida e bagnata del suo uccello allargò le mie labbra e poi la parte centrale dura seguì allargandomi. Faceva male.Io ansimai e tentai di borbottare qualche cosa col pene di Giorgio in bocca, ma fu solo un gorgoglio. Kim spinse allargando ulteriormente il mio buco, stirando i lati con la sua asta. I miei occhi si allargarono e riempirono di lacrime. Kim grugniva ad ogni spinta. Nella mia testa balenavano colori. Giorgio stava spingendo il suo uccello per trovare l'ultimo centimetro della mia gola. I suoi peli pubici color sabbia mi solleticavano il naso.Sentii i peli pubici di Kim strofinare sulle mie natiche mentre lui roteava le anche prima di cominciare ad estrarre lentamente, sembrava che le mie budella uscissero con lui. Quando fu a metà strada lo sbattè di nuovo dentro. Istintivamente inarcai la schiena e l'uccello di Giorgio andò più profondamente giù nella mia gola.Giorgio si estrasse abbastanza per permettermi di respirare poi spinse di nuovo dentro afferrandomi i capelli. Spinse forte per andare il più profondamente possibile nella mia gola. I ragazzi presero il ritmo e cominciarono a spingere all?unisono. L'uccello di Kim ora scivolava più facilmente. Giorgio mi stava letteralmente scopando la gola profondamente. Sentii il suo uccello tendersi, era vicino all?eiaculazione. Kim spingeva velocemente e con forza. Giorgio, spingeva dentro e fuori, dentro e fuori...Kim rise poi riprese, ogni volta più forte. Giorgio, era così rigido; scivolò dentro e fuori. Era pronto, pronto, prooontooo...Kim rise finchè il primo sprizzo caldo non scaldò il mio culo dolente, bagnato e calmò il dolore. Il colpo seguente fu di piacere.Giorgio spinse forte nella mia gola e si lamentò piano, i suoi dolci succhi furono sparati giù nella mia gola. Poi un altro colpo mi riempì la bocca, un altro colò fuori dalle mie labbra allargate.Ancora una volta avevo sperma dappertutto sulla mia faccia e mi gocciolava dal naso. Il mio culo bruciava.Estrassero lentamente da me i loro cazzi trascinandosi lo sperma. La mia bocca ed il mio culo sbavavano mentre crollavo sul pavimento.Mi schiarii la gola e presi un respiro calmante e profondo. Il mio culo doleva, la mia gola era rivestita di sperma, la faccia era imbrattata. Chiusi gli occhi, corpi sudati mi erano vicini, la testa di Giorgio sul mio torace.Ci addormentammo.La cosa seguente di cui fui cosciente era che il sole stava splendendo nei miei occhi. Mi svegliai nel momento in cui il campanello trillava. Giorgio e Kim alzarono le loro teste. Avevamo dormito sul pavimento tutta la notte."Signor Pete? E? in casa? Signor Pete?"Capii che era Dante, il ragazzo del quartiere a cui stavo dando lezioni di arte."Sono qui, Dante. Dammi un secondo." Afferrai un accappatoio dall'armadio e misi un dito sulle labbra rivolgendomi a Giorgio e Kim."Rapidi, andate in camera da letto. Mettetevi qualche cosa.?Mi sentivo appiccicoso con sperma essiccato che mi imbrattava la faccia mentre aprivo la porta.Dante entrò sorridere mentre mi guardava curioso."Si è dimenticato signor Pete? Sarei passato a salutarla prima di finire la scuola."Kim e Giorgio uscirono dalla camera da letto degli ospiti avvolti in un asciugamano."Ciao ragazzo... "
05-31-2021, at 08:40 AM
Alýntý
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